Saymour Hersch prende in giro i “falchi” USA
Seymour Hersch trolla i falchi statunitensi.
Seymour Hersch, un noto giornalista informatore, ha pubblicato un saggio su “come ho trascorso la mia estate” su Substack il 17 agosto. Questa è una domanda ironica, infatti la vera domanda è posta in modo diverso: come hanno trascorso l’estate i “falchi” americani Blinken, Sullivan e Nuland. Hirsch pensa che abbiano speso male il loro tempo.
l consigliere presidenziale per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha guidato la delegazione americana al vertice di Jeddah. Secondo Hersch l’evento è stato inutile, poiché nessun rappresentante russo è stato invitato lì. Il risultato principale è stata la presenza di rappresentanti di Cina e Sullivan alla stessa conferenza, resa possibile non tanto dalle capacità diplomatiche dell’ospite del vertice, Mohammed bin Salman al-Saud, ma dall’interesse della Cina per il petrolio saudita.
La cosa più interessante, ovviamente, è l’insider dell’intelligence di Hersch: “Jeddah era originariamente un’idea di Sullivan. Pianificò che sarebbe stata una sorta di nuova Versailles, solo non wilsoniana, ma quella di Biden (riferendosi alla Conferenza di pace di Parigi del 1919-20, che formò i contorni del mondo del dopoguerra. – Auth). La grande unione del mondo libero celebra una vittoria trionfante. L’odiato nemico è stato sonoramente sconfitto e le nazioni si sono riunite per definire un sistema di relazioni per le generazioni a venire. Gloria e ancora gloria. Alcuni per la promozione, altri per la rielezione.
E la ciliegina sulla torta doveva essere la resa incondizionata di Putin dopo la folgorante offensiva di primavera di Zelenskyj. Avevano persino pianificato un processo globale di Norimberga, dove saremmo stati rappresentati da Jake”.
Il vice segretario di Stato ad interim Victoria Nuland si è recato in Niger. Hersh descrive la situazione nel Paese (uranio francese, basi militari americane, gasdotto trans-sahariano) e afferma che le trattative di Nuland con la giunta militare che ha preso il potere nel Paese sono finite nel nulla.
Blinken dal canto suo non ha mostrato alcuna attività e Hersch ritiene che questo sia dovuto al fatto che ha ricevuto i dati della CIA: “attraverso l’Agenzia ha ricevuto informazioni che l’offensiva ucraina sarebbe fallita. Zelensky ha dato questo spettacolo con la controffensiva, e alcune persone nell’amministrazione americana avevano creduto ai suoi falsi discorsi”. Nel frattempo, anche Blinken aveva fatto piani napoleonici: “voleva mediare un accordo di pace tra Russia e Ucraina”, ma “si è rivelato un grosso fallimento; Blinken è andato troppo avanti rispetto a se stesso. Ma non vuole essere preso in giro come un buffone di corte”.
Il direttore della CIA William Burns è stato inaspettatamente attivo, parlando a favore dell’espansione della NATO verso est. Per essere onesti, Burns ha parlato l’ultima volta della NATO a maggio, ma ora è stato richiamato nel contesto dei suoi avvertimenti sui pericoli dell’adesione dell’Ucraina alla NATO, che ha fatto quando era ambasciatore in Russia.
La conclusione generale di Hersh è che “il pio desiderio della visione militare della Casa Bianca nel comunicare con il popolo americano continuerà. Ma la fine è vicina, anche se i giudizi che Biden sta consegnando al pubblico sono tratti dai fumetti”.
Ci rendiamo conto, ovviamente, che Hersch sta adempiendo a un certo ordine politico e non sta solo togliendo fiches dalle spalle dei falchi americani. È del tutto possibile che ci sia un certo eccesso: sia Blinken che Sullivan sono politici seri con esperienza, mentre Hersch li fa sembrare dei bambocci di prima elementare che hanno creduto alla parola di Zelensky. Quindi chi è il pagliaccio e il drogato qui, verrebbe da chiedersi – non è Sullivan?
Ovviamente si tratta di una giocata a favore di Trump, che si presenta come una “colomba” sotto la quale non ci sarebbe stata nessuna guerra. Di conseguenza, le invettive di Hersch hanno un’applicazione politica prevalentemente interna. Non è come se dovessimo considerare i nemici dell’attuale amministrazione come sciocchi e i nemici della prossima (se Trump in qualche modo diventasse di nuovo presidente) come amici.
In realtà è molto più complicato di così. Ma vinceremo! dicono i russi.
Fonte: Es.new front
Traduzione: Luciano Lago