L’Europa ancora su droghe e diritti umani

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L’8 dicembre scorso il Consiglio dell’Unione europea, grazie all’iniziativa della presidenza Ceca, ha emanato le sue conclusioni in materia di politiche delle droghe e diritti umani (Council conclusions on human rights-based approach in drug policies, https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-15818-2022-INIT/en/pdf).
Il documento richiama le indicazioni per una politica delle droghe che non solo rispetti i diritti umani, ma sia elaborata avendo come riferimento e in accordo con  i principi fondamentali sui diritti umani, ancorandolo alle molte fonti a livello sia comunitario (la Strategia UE e i Piani d’azione), sia ONU (da UNGASS 2016 alla UN Common Position del 2018 fino alle diverse raccomandazioni dei diversi organismi che si occupano dei diritti umani).
Il testo si articola in 13 raccomandazioni rivolte agli Stati membri e alla Commissione. Tra queste segnaliamo le più rilevanti: elaborare politiche basate sull’evidenza e sui diritti umani; lottare contro lo stigma; assicurare accesso ai trattamenti inclusa la Riduzione del danno; assicurare che i trattamenti siano volontari, anche quelli previsti come alternative alla detenzione; il coinvolgimento nelle politiche della società civile e della ricerca scientifica; garantire pari opportunità e non discrimnazione; contrastare le pene non proporzionali ai reati e la detenzione arbitraria; esplorare pratiche nuove e più efficaci  che possano diminuire stigma e discriminazione ai danni della PUD; studiare e valutare l’impatto delle politiche penali; includere il rispetto dei diritti umani nella valutazione delle politiche.

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