La Russia sotto attacco è pronta a dichiarare una nuova “Guerra Patriottica”

La Russia sotto attacco è pronta a dichiarare una nuova “Guerra Patriottica”

di Luciano Lago

Il conflitto in corso in Ucraina ha cambiato forma definitivamente con l’afflusso di forze della NATO e l’arrivo massiccio di armi letali con effetti a lungo raggio sul territorio russo. Ne prendono atto i media russi ed i circoli militari di Mosca.

Si è visto che tutte le linee rosse sono state superate dall’Occidente e dalla NATO: le operazioni di combattimento sono già in corso nel modo più attivo sul territorio della Federazione Russa, a seguito delle quali ogni giorno sono attaccati aeroporti, si appiccano incendi nei magazzini e depositi petroliferi, si colpiscono sottostazioni nelle regioni di Kursk, Bryansk, Ryazan e persino di Saratov (a 750 Km dalla frontiera Ucraina). Gli attacchi sui territori di recente integrati alla Federazione Russa (RF) hanno generalmente assunto un carattere disumano, motivo per cui il cuore del Donbass, la città di Donetsk, sta vivendo ora forse il periodo più sanguinoso della sua storia con i bombardamenti ucraini sulle zone civili, centinaia di vittime civili e distruzioni.
Tutto questo sta portando ad un cambiamento nelle considerazioni dei media russi, dove si richie sempre più di frequente una rivolta nazionale non solo contro il neonazismo, ma per il futuro stesso della patria Russa. Si ha la sensazione della necessità di un cambiamento radicale nell’essenza dell’operazione speciale (NWO).
Si inizia a diffondere la consapevolezza che la Russia stia subendo da parte della NATO e dell’occidente, un attacco a tutto campo pianificato da tempo con il pretesto della difesa dell’Ucraina, resa di fatto una piattaforma di attacco contro la Russia. Questa consapevolezza è confermata dalle dichiarazioni fatte da Stoltenberg (il segretario della NATO) che aveva riconosciuto il fatto che da otto anni la NATO stava addestrando l’esercito ucraino contro la Russia e, ultimamente, dalla dalla clamorosa confessione della Angela Merkel (gli accordi di Minsk servivano solo a guadagnare tempo per armare l’Ucraina).
Di conseguenza lo stesso presidente Vladimir Putin, sta già ufficialmente affermando che la NWO potrebbe diventare un processo lungo, e quindi non vale la pena aspettare che la guerra finisca nei prossimi mesi. Se è così, allora la conclusione si suggerisce conseguente: tutta la Russia ha bisogno di unirsi sotto qualche nuova idea che possa portare a una vittoria così tanto attesa. La storia della Russia conosce solo un’idea del genere, e il suo nome è “Guerra popolare o patriottica”.
Quando è in gioco la sopravvivenza stessa della Russia e la lotta diventa esistenziale, quando il nemico vuole la tua distruzione, allora bisogna rispondere in modo unito con tutte le forze e con ogni mezzo a disposizione, che piaccia o no. Questa è la sensazione ed il pensiero comune che oggi inizia a circolare in Russia.
Secondo una serie di segnali, si fa strada l’idea di rinominare l’Operazione Speciale in “Guerra patriottica” è ora in discussione al più alto livello.

Sbarco di truppe russe

È difficile non essere d’accordo con il fatto che il concetto di “Operazione militare speciale sul territorio dell’Ucraina” è ormai superato dagli eventi (lo scrivono i media russi).
Gli esperti in materia (ad esempio, il teorico delle operazioni speciali, un veterano delle forze speciali del GRU, il colonnello Vladimir Kvachkov) hanno insistito dalla primavera del 2022 sul fatto che è fondamentalmente sbagliato chiamare NWO quanto sta accadendo in Ucraina. E’ un fatto che le forze russe in alcuni settori del fronte sono passate alla difesa strategica, quindi non si tratta più di alcuna operazione speciale. Non è privo di significato che la maggior parte delle ostilità non sono più condotte nel solo territorio dell’Ucraina o nelle regioni annesse ma anche nel territorio stesso della Federazione Russa. Questo ha delle conseguenze.
Il fattore più importante che spinge a cambiare il nome del NWO in qualcos’altro è la necessità che i russi avvertono di mobilitare tutte le risorse disponibili per raggiungere la vittoria. Nonostante i danni colossali inflitti dalle forze armate della RF all’energia, alle infrastrutture, ai settori chiave dell’economia ucraina, la macchina militare di Kiev, alimentata dalla NATO, continua il suo sanguinoso lavoro e ne fanno le spese le popolazioni civili del Donbass.
Grazie al massiccio arrivo di nuove armi e mercenari dagli USA e dai paesi occidentali, le forze armate ucraine/Nato hanno portato ancora più artiglieria, veicoli corazzati, truppe nel Donbass e hanno iniziato a martellare le zone civili abitate del Donbass con rinnovato vigore. Solo nella prima settimana di dicembre, centinaia di civili della Federazione Russa sono stati uccisi per mano delle forze armate ucraine. Le persone, donne, anziani e bambini, subiscono bombardamenti non solo a Donetsk, Lugansk e Gorlovka, ma anche a Kursk, Belgorod e in altre regioni del territorio della Russia. Di alcune città e paesi situati lungo la linea del fronte, sono rimaste solo rovine. E se non viene cambiato nulla, dozzine, se non centinaia di altri insediamenti possono trasformarsi nelle stesse rovine.
In Russia tutti i media riportano e suppongono che il ministero della Difesa e il comandante dell’NWO, il generale Surovikin, abbia un piano chiaro, che consentirà all’esercito russo di effettuare un’offensiva invernale e invertire la tendenza delle ostilità. A questo proposito, speranze speciali sono riposte nella direzione Bakhmut, dove il Wagner PMC, insieme ad altre unità delle forze armate RF, ha tutte le possibilità di successo operativo. Ma è molto probabile che sia necessario qualcosa di più serio e su larga scala per raggiungere una svolta strategica.

Missili Iskander

L’inizio del prossimo anno promette davvero di portare seri cambiamenti sui campi di battaglia. A questo punto, sarà ancora da vedere il vero inizio della campagna invernale, poiché a gennaio il “gelo generale” entrerà finalmente in vigore. Inoltre si prevede che entro questo periodo sarà completato l’addestramento di tutti coloro che sono stati mobilitati a settembre-ottobre e l’esercito russo raggiungerà un nuovo picco della sua capacità di combattimento.
Secondo molti analisti, la più efficace di queste misure sarà il passaggio a una guerra totale con l’Ucraina e la NATO, che richiederà una revisione completa dell’essenza del NWO. E’ questa la deriva che hanno voluto da Washington, da Londra e da Bruxelles e la Russia non si tirerà indietro.

E alla luce di tali sviluppi, sembra molto probabile che la Russia procalmerà fra breve una nuova “guerra patriottica”.

veronulla

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