La Colombia invia altri 2.500 soldati a Cali per reprimere le proteste

La Colombia invia altri 2.500 soldati a Cali per reprimere le proteste

Le proteste contro la riforma fiscale del governo neoliberista della Colombia prendono più vigore, nonostante l’enorme dispiegamento di forze di polizia e di militari nel Paese.

Da mercoledì scorso, in diverse città della Colombia ci sono state mobilitazioni di massa contro la riforma fiscale proposta dal governo di Iván Duque. Un’iniziativa, che, secondo i suoi detrattori, punisce i settori più vulnerabili del Paese di fronte agli effetti economici e sanitari causati dalla pandemia di coronavirus.

I sindacati dei lavoratori, degli insegnanti, delle organizzazioni civili, degli indigeni e non solo respingono la riforma, perché, secondo loro, significa più fame e più miseria per il popolo, intanto il Governo ha represso con mano pesante e ha schierato le forze dell’Esercito nelle strade per sedare le proteste.

Violenze in Colombia

Come riportato venerdì dall’agenzia di stampa AFP , il ministero della Difesa ha annunciato il dispiegamento di ulteriori truppe e forze di polizia. Nella sola città sud-occidentale di Cali, si sono concentrati altri 2.500 agenti.
Il capo della Difesa, Diego Moleno, ha avvertito che l’Esercito nazionale ha la decisione di militarizzare la città e ha affermato in una stazione radio locale che i disordini sono organizzati da gruppi di vandali.

“Militarizzeremo la città, perché purtroppo le persone che sono uscite per fare la marcia pacifica (mercoledì e giovedì) non sono più nelle strade, quelli che si trovano nelle strade sono vandali rubano, attaccano”, ha minacciato.
Ha inoltre denunciato l’arresto di circa 30 persone e l’espulsione di circa 6 stranieri, accusati di incitamento al caos e alla violenza.

Colombia Cali stato di ssedio

Secondo i rapporti, le organizzazioni locali hanno segnalato 20 feriti tra civili e membri della forza pubblica, oltre a danni arrecati a più di 30 autobus pubblici, ad otto stazioni di servizio pubblico e cinquanta stabilimenti, nonostante il fatto che le marce si siano svolte in modo pacifico.

Nota: La ribellione contro il governo Duque, considerato alla dipendenza degli interessi dei grandi banchieri, dei latifondisti e delle multinazionali, sta covando da tempo in Colombia, già da prima del Covid. La situazione della pandemia ha esasperato le tensioni sociali considerando anche la catena di omicidi avvenuta nel paese contro sindacalisti, ex guerriglieri delle FARC che avevano deposto le armi e di alcuni leder delle organizzazioni operaie.

Fonte: Hispan Tv

Traduzione e nota: Luciano Lago

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