Il bambino nella Tesla
Ci avete segnalato un video breve pubblicato da un utente sul suo profilo Facebook, il video è questo:
In sovraimpressione leggiamo:
Tesla con pilota automatico porta bambino in mezzo al deserto. Surreale
Ovviamente un video del genere condiviso così, senza altre spiegazioni, genera preoccupazione e sbalordimento in chi se lo trova di fronte online, ed è qui che comincia la responsabilità di chi non si limita alla condivisione del video originale, ma decide di apporre allo stesso una sua descrizione, cioè la frase che vi abbiamo riportato poco sopra. Nello stesso tempo che Francesco D’Avanzo ha impiegato per scrivere la frase avrebbe potuto fare una velocissima ricerca sul web e verificare, prima di condividere, cosa mostrasse realmente quel video (vecchio di qualche anno, oltretutto). Ma D’Avanzo non è interessato ai fatti, bensì solo ad accrescere la propria popolarità online, e quindi: chi se ne frega dei fatti, condividiamo quel che capita come capita, tanto chi mai andrà a fare la benché minima verifica?
Noi, grazie alle vostre segnalazioni.
Il contenuto fa parte di una serie di video realizzati dal biker Joey Mac, che ha un’intera playlist su YouTube di lui che trova bambini dispersi, ma si tratta sempre di messe in scena. Basta difatti guardare alcuni video per accorgersi che usa gli stessi bambini più e più volte, ad esempio nello screenshot qui sotto trova il bimbo della Tesla, ma stavolta è in una gabbia per cani.
Il bimbo è lievemente più grande perché il video è stato girato nel 2023, mentre quello con la Tesla nel deserto era del 2022.
Cosa non si fa per un po’ di viralità…
Quello però che non ci va giù è che video del genere vengano ricondivisi da wannabe influencer nostrani, regalando nuova viralità a contenuti che invece andrebbero spiegati agli utenti.
Quanti di coloro che hanno visto il video si sono convinti che quanto mostrato sia reale? Quanti avranno fatto verifiche in merito? Quanti da oggi in poi crederanno che qualcosa del genere può realmente succedere?
Purtroppo leggendo i commenti in rete si nota che esiste una fascia di popolazione, sia in Italia che all’estero, che casca in queste notizie, fidandosi di quanto vede. Una fascia di popolazione che poi vedrà ogni innovazione tecnologica a sua volta come pericolosa, basando la propria opinione su pregiudizi scaturiti anche dalla visione di video come questo.
redazione at butac punto it
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