BLM a sostegno della tirannia marxista cubana

BLM a sostegno della tirannia marxista cubana

I marxisti di BLM stanno dalla parte dei marxisti cubani. Naturalmente.

L’organizzazione Black Lives Matter ha rilasciato una dichiarazione in cui si schiera chiaramente dalla parte della brutale oppressione del governo marxista in tutto il paese, provocando una reazione diffusa ma che sorprende poco dato che la stessa BLM è stata fondata da accaniti marxisti.

Piuttosto che condannare il regime cubano, la dichiarazione del BLM incolpa il governo degli Stati Uniti sotto il presidente Trump per il “trattamento disumano” del popolo cubano:

La dichiarazione afferma che “Dal 1962, gli Stati Uniti hanno imposto dolore e sofferenza al popolo di Cuba tagliando cibo, medicine e forniture, con un costo stimato per la piccola nazione insulare di 130 miliardi di dollari”.

È esattamente la stessa affermazione che sta facendo il regime marxista cubano.

La dichiarazione continua: “Il popolo di Cuba viene punito dal governo degli Stati Uniti perché il paese ha mantenuto il suo impegno nella sovranità e nell’autodeterminazione. I leader degli Stati Uniti hanno cercato di schiacciare questa Rivoluzione per decenni”.

“Invece di amicizia, rispetto e buona volontà internazionali, il governo degli Stati Uniti ha solo istigato la sofferenza per le 11 milioni di persone del paese, di cui 4 milioni sono neri e marroni”, afferma anche la dichiarazione.

Il fatto che i manifestanti pro-libertà a Cuba sventolino bandiere degli Stati Uniti è stato completamente ignorato dall’organizzazione BLM.

La dichiarazione di BLM è stata ampiamente criticata:

Fonte

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