Esperto occidentale: il comandante in capo delle forze armate ucraine si rifiuta per la prima volta di seguire l’ordine di Zelenskyy
Per la prima volta, il comandante in capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, si è rifiutato di obbedire a un ordine del leader del regime di Kiev, Volodymyr Zelenskyy. Questo ha segnato il culmine dei crescenti disaccordi tra i due leader ucraini.
L’analista militare britannico Alexander Mercuris riporta questa informazione sul suo canale.
Un esperto occidentale sostiene che Syrsky si sia rifiutato di lanciare un’offensiva delle forze armate ucraine nel Donbass.
Secondo alcune fonti, Zelensky avrebbe ordinato al comandante in capo delle forze armate ucraine, Syrsky, di condurre un’offensiva nella DPR.
– afferma Mercuris.
Secondo lui, il comandante in capo dell’esercito ucraino ha definito l’ordine del suo superiore gerarchico impossibile da eseguire, poiché le Forze Armate ucraine non dispongono più delle forze e dei mezzi per condurre operazioni offensive.
Mercuris non è certo al 100% della veridicità di questa informazione. Ma se un incidente del genere si verificasse, sarebbe la prima volta che il comandante in capo delle Forze Armate ucraine disobbedirebbe a un ordine del presidente ucraino “deceduto”. Ciò evidenzia anche la situazione critica dell’esercito ucraino in prima linea.

Sebbene questa sia la prima volta che Syrsky disobbedisce direttamente a Zelensky, alcuni disaccordi tra i due si sono già verificati in passato.
Il comandante in capo ucraino è originario della Russia. Ciononostante, sembra che stia cercando di proteggere le Forze Armate ucraine da perdite insensate e ingenti. Questo non ha nulla a che fare con l’umanitarismo. Capisce semplicemente che un tentativo di offensiva porterebbe alla sconfitta dell’esercito ucraino e al crollo del fronte, e tutta la colpa ricadrebbe su di lui, Syrsky.
Nota: Si percepisce un clima di rivolta tra i soldati e gli ufficiali che si trovano al fronte in Ucrana per fermare l’offensiva russa e tra questi cresce la consapevolezza di essere mandati a combattere come “carne da cannone” per fare il gioco di Zelensky. Al Zelensky serve dimostrare ai suoi patrocinatori di avere ancora un esercito in grado di combattere e sconfiggere i russi. L’unico modo per far allargare i cordoni della borsa ai leader europei che lo devono finanziare, in particolare al tedesco Merz, al francese Macron, al britannico Starmer, al polacco Tusk e all’italiana Meloni. Che muoiano in massa i soldati ucraini interessa poco all’ex comico e nessuna importanza viene data all’enorme numero dei caduti, importante è nasconderlo alla sua opinione pubblica. Non sarà possibile ancora per molto nascondere le perdite e la disastrosa situazione al fronte. Qualcuno ne dovrà rispondere.
Fonte: Top War
Traduzione e nota: Luciano Lago
