No alla war on drugs, a Roma il 6-8 novembre

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Il Governo si prepara a celebrare la propria strategia di “tolleranza zero”, fatta di repressione, stigma e patologizzazione, a Roma un’altra conferenza prende la parola. È la Contro-conferenza nazionale sulle droghe, autoconvocata da associazioni, reti, operatori, persone che usano droghe, studiosi e movimenti sociali per proporre una svolta radicale nelle politiche sulle droghe. Un momento di confronto, analisi e proposta che si terrà dal 6 all’8 novembre tra la Città dell’Altra Economia e il Campidoglio, con l’obiettivo di presentare un Piano costruito dal basso e alternativo alla guerra alla droga.

La Contro-conferenza nasce da un lavoro collettivo che ha rimesso in dialogo mondi spesso separati: chi lavora nei servizi, chi fa ricerca, chi costruisce riduzione del danno nei territori, chi si batte per i diritti umani e chi vive in prima persona le conseguenze delle politiche repressive. In un Paese dove la legge sulle droghe resta ancorata a un paradigma punitivo e dove il dibattito pubblico è ancora paralizzato da pregiudizi e paure, la Contro-conferenza vuole restituire voce e legittimità a un sapere dal basso, capace di proporre un’altra idea di salute, giustizia e libertà.

La tre giorni si aprirà il 6 novembre con due panel internazionali dedicati al fallimento della war on drugs e alle alternative che stanno prendendo forma nel mondo. Interverranno rappresentanti delle principali agenzie dell’Onu, l’EUDA (l’Agenzia europea sulle droghe), le reti internazionali della società civile che nel mondo stanno sostenendo politiche basate sull’evidenza scientifica, sulla riduzione del danno, sulla giustizia sociale e sul rispetto dei diritti umani. Sarà l’occasione per confrontarsi con un contesto globale in rapido cambiamento, mentre in Italia si continua a inseguire la retorica della punizione e del controllo. A questo si aggiunge un panel dedicato interamente al rinascimento psichedelico, in particolare in ambito terapeutico.

Il 7 novembre, ancora alla Città dell’Altra Economia, la discussione entrerà nel vivo con sessioni tematiche su riduzione del danno come politica sociale, decarcerizzazione e deistituzionalizzazione, riforma legislativa e decriminalizzazione, fino alla ridefinizione del ruolo e degli obiettivi dei servizi per le dipendenze. Nel pomeriggio uno spazio di confronto sarà dedicato ai movimenti e alle esperienze territoriali, mentre per tutta la giornata sarà attiva un’area di informazione e dialogo, con offerta di drug checking e la simulazione di una stanza del consumo. La giornata si concluderà al Cinema Troisi con il live podcast di Illuminismo Psichedelico e la proiezione del film All the beauty and the Bloodshed di Laura Poitras, per ricordare che la cultura e la narrazione sono parte integrante del cambiamento.

L’8 novembre la Contro-conferenza si sposterà in Campidoglio, grazie alla collaborazione con ELIDE – Rete delle città per una politica innovativa sulle droghe – per un confronto pubblico fra amministrazioni locali e una sessione dedicata alla legalizzazione della cannabis, tema simbolico ma anche concreto, perché misura la distanza tra l’ideologia che permea le politiche nazionali e la realtà politica e scientifica globale. Nel pomeriggio, per le strade di Roma, si terrà la Million Marijuana March, a testimoniare che la domanda di riforma cresce anche fuori dalle aule istituzionali.

La Contro-conferenza è aperta a tuttə. È uno spazio di parola e di ascolto, di costruzione collettiva e di alleanze tra mondi che non vogliono più restare ai margini. Un’occasione per fermare la guerra alla droga e rimettere al centro le persone, la salute pubblica e la dignità umana.

Chi vuole partecipare o aderire può farlo su www.conferenzadroghe.it, dove sarà disponibile anche lo streaming delle tre giornate.

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