Il regime israeliano intensifica i raid in Cisgiordania con arresti di massa
“Israele” arresta 30 palestinesi in incursioni di massa in Cisgiordania, arresta nuovamente i prigionieri liberati e assalta le zone beduine dopo l’uccisione di un attivista a Khirbet Umm al-Khair.. (Foto in alto: le tombe dei caduti)
L’occupazione israeliana ha intensificato i raid militari e le campagne di detenzione in tutta la Cisgiordania occupata, arrestando almeno 30 palestinesi tra lunedì notte e martedì. Gli arresti fanno parte di una più ampia politica di punizione collettiva e sistematica ritorsione contro i civili palestinesi.
Secondo il Palestinian Prisoners’ Club e la Commissione per gli Affari dei Detenuti e degli Ex-Detenuti, l’ultima campagna ha preso di mira diverse aree, con particolare attenzione al campo profughi di al-Fawwar, nel governatorato di al-Khalil. Ulteriori arresti e interrogatori sul campo sono stati effettuati a Ramallah, Beit Lahm, Nablus, Tubas, Salfit, Tulkarem e Qalqilya.
Tra gli arrestati c’erano tre prigionieri di Qalqilya recentemente rilasciati: Samih al-Shubaki, Saed al-Fayed e Saeed Diab, tutti liberati all’inizio di quest’anno nell’ambito di un accordo di cessate il fuoco. Il loro nuovo arresto, hanno sottolineato le due organizzazioni, costituisce una chiara violazione dell’accordo e riflette una deliberata politica israeliana di prendere di mira i detenuti liberati.
Arresti di massa: superati i 18.000 dall’inizio dell’aggressione in Cisgiordania
L’ultima ondata porta il numero totale di arresti in Cisgiordania , compresa la zona occupata di al-Quds, a oltre 18.000 dall’inizio dell’attuale attacco israeliano, senza contare le migliaia di arresti a Gaza, molti dei quali sono stati poi rilasciati o risultano ancora dispersi.

Le forze di occupazione continuano a condurre incursioni notturne, spesso accompagnate da fuoco, distruzione di proprietà e uso di detenuti come scudi umani. Le famiglie palestinesi denunciano regolarmente violente incursioni domestiche, abusi fisici e interrogatori sul posto.
In un contesto correlato, martedì sera le truppe di occupazione hanno preso d’assalto al-Khader, a sud di Beit Lahm. Hanno bloccato la strada principale tra la città e la sua porta, hanno fatto irruzione in diverse abitazioni della famiglia Salah e vandalizzato effetti personali. Non sono stati segnalati arresti durante l’irruzione.
L’espansione degli insediamenti e gli spostamenti forzati accelerano il programma di pulizia etnica in Cisgiordania
Fonte: Al Mayadeen
Traduzione: Fadi Haddad