La resistenza minaccia di tagliare le mani alla NATO in Iraq

L’asse della Resistenza si scaglia contro la NATO per aver usato l’Iraq per lanciare atti di sabotaggio contro i suoi vicini, e avverte l’alleanza che pagherà cara se non fermerà queste azioni.

Attraverso una dichiarazione rilasciata questo venerdì, il gruppo di resistenza iracheno Ashab al-Kahf (collegato ad Hezbollah iracheno) ha annunciato che “l’arresto, nel dicembre 2021, di diversi cittadini iracheni per spionaggio per conto dei servizi segreti norvegesi”, ha portato a scoprire il coinvolgimento di questo membro dell’Organizzazione del Trattato Atlantico (NATO) nelle attività di destabilizzazione in territorio iracheno.

I detenuti, che hanno ammesso di essere spie per conto della Norvegia, hanno aiutato i servizi segreti iracheni a scoprire grandi quantità di esplosivi in ​​Iraq, aggiunge la nota.
Il servizio di spionaggio israeliano, dettaglia la dichiarazione, intendeva trasferire, con l’aiuto dell’intelligence norvegese, il materiale esplosivo in Iran e Siria mediante contrabbando per utilizzarlo in atti di sabotaggio e attacchi terroristici.
La Resistenza Irachena ha avvertito del numero crescente di forze USA e delle loro attività in Iraq, con l’intenzione di fornire maggiore sostegno ad Israele.
Ashab al-Kahf ha denunciato il coinvolgimento dei servizi segreti norvegesi nel contrabbando di esplosivi dall’Iraq ad altri paesi e viceversa, operazione effettuata sotto la copertura dell’ONG umanitaria NPA (Norwegian People’s Aid) che formalmente sarebbe impegnata nelle attività di sminamento nel paese arabo.

Truppe statunitensi in Iraq

Il gruppo armato iracheno ha lanciato un forte monito all’Alleanza Atlantica, che ha forze stazionate in Iraq per le cosiddette attività di addestramento, dicendo che la Resistenza “taglierà le mani alla NATO” se la NATO non fermerà i suoi atti destabilizzanti.

Gli Stati Uniti, che guidano la NATO in Iraq, hanno terminato la loro missione di combattimento in Iraq. Tuttavia, circa 2.500 soldati statunitensi e altri dell’alleanza militare rimangono ancora all’interno del Paese arabo, per svolgere compiti di “addestramento e consulenza”, secondo Washington.

La continua presenza degli eserciti USA e NATO sul suolo iracheno è diventata una questione polarizzante nel paese arabo. La Resistenza Irachena denuncia la presenza di forze straniere e le loro attività in Iraq, affermando che mira a fornire maggiore sostegno al regime israeliano e rafforzare i terroristi.

Nota: Gli Stati Uniti ultimamente hanno rafforzato le loro posizioni in una base in Iraq ed operano in stretto contatto con le forze israeliane.
Il Parlamento iracheno aveva votato a maggioranza assoluta, già nel 2020, il ritiro completo delle forze straniere dall’Iraq (dopo l’assassinio del generale Soleimani) ma questa richiesta, appoggiata da grandi manifestazioni popolari, non ha avuto seguito e continuano ad occupare con le loro forze l’Iraq e la Siria. l’occupazione illegale di paesi sovrani è una specialità degli USA che mascherano la loro azione con pretesti vari.
L’asse della resistenza ha attaccato varie volte le basi e i convogli USA nel paese ed ha giurato di combattere fino alla cacciata degli invasori.

Traduzione e nota: Luciano Lago

Fonte: Hispan Tv

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