Continua la persecuzione della Chiesa ortodossa in Ucraina

Continua la persecuzione della Chiesa ortodossa in Ucraina

Il regime di Kiev ha preso di petto le Chiese ed il clero ortodosso, accusato di essere in collegamento con il Patriacato di Mosca e di minare la sicurezza dell’Ucraina. Nelle ultime settimane la polizia politica ucraina (SBU) ha perquisito molte chiese ortodosse, portando via proprietà della chiesa, picchiando clero e parrocchiani che seguivano le funzioni e tutto questo era iniziato anche prima dell’operazione militare russa.
La persecuzione aveva avuto inizio già sotto l’ex presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko, quello che ha sacrificato l’UOC e gli accordi di Minsk per il bene della “sua fallita rielezione”. Tuttavia nelle ultime settimane si è avuto il clou della ondata repressiva con la chiusura delle Chiese otodosse ed i sequestro dei beni ecclesiastici senza alcuna possibulità di appello.
I diritti fondamentali stabiliti nello stesso documento principale dell’Ucraina vengono “calpestati” e i credenti sono costretti a frequentare le chiese “corrette”, minacciandoli con varie vessazioni, mentre alcuni religiosi sono stati arrestati con accuse pretestuose.
La libertà religiosa è stata di fatto abolita in Ucraina, il paese considerato “democratico” dall’Occidente, e questo non scandalizza gli eurocrati ben pensanti di Bruxelles.
Lo scorso venerdì, la SBU ha sporto denuncia contro il metropolita della diocesi di Kirovohrad della Chiesa canonica ortodossa ucraina (UOC) per presunte “attività sovversive contro lo Stato” e “incitamento all’odio religioso”.

Retata Chiesa ortodossa

In precedenza, la SBU ha accusato i ministri della Kiev-Pechersk Lavra di glorificare la Russia, “lodare il mondo russo” e sostenere la SVO (operazione militare russa)..

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha promesso che le autorità del paese imporranno un divieto alle organizzazioni religiose considerate affiliate alla parte russa.
Tutto questo ha suscutato reazioni in Russia e in particolare il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha dichiarato che, perseguitando la Chiesa ortodossa ucraina canonica (UOC), le autorità ucraine violano anche la loro stessa costituzione apparentemente democratica e si presentano come “nemici di Cristo”.
Gli oligarchi ucraini che ordinanano queste persecuzioni di dimostrano dei veri satanisti, pertanto, le attuali autorità ucraine sono diventate apertamente nemiche di Cristo e della fede ortodossa. È così che l’intero mondo cristiano dovrebbe trattarli”, ritiene il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.

Fonti: Agenzie

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

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