Fonti di Al Mayadeen: fazioni della Resistenza palestinese in massima allerta

Fonti di Al Mayadeen: fazioni della Resistenza palestinese in massima allerta

La situazione di massima allerta arriva a seguito delle doppie esplosioni nella zona occupata di Al-Quds (Gerusalemme) oggi in previsione dell’escalation israeliana che potrebbe portare a una guerra totale.

Fonti private hanno riferito ad Al Mayadeen che “le fazioni della resistenza palestinese a Gaza stanno adottando misure di sicurezza senza precedenti”, in seguito alle diverse esplosioni che questa mattina hanno fatto tremare due stazioni degli autobus nell’area occupata di Al-Quds e vicino all’incrocio “Ramot”.

Le fonti hanno aggiunto: “Alla luce dei nuovi sviluppi sul terreno, la Resistenza si sta preparando a una grande escalation che potrebbe portare a una guerra su larga scala”, aggiungendo che la Resistenza sta “mettendo i suoi gruppi d’attacco in massima allerta e pronti a affrontare qualsiasi emergenza”.

I media israeliani hanno riportato questa mattina un’esplosione alla stazione degli autobus nell’area occupata di Al-Quds e un’altra all’incrocio “Ramot”.
I media hanno affermato che l’operazione era “un tentativo di lanciare un attacco congiunto”.

C’è “una grande paura di subire un’altro attacco a Gerusalemme”, hanno aggiunto i media, osservando che “quello che è successo è stata una doppia operazione molto coordinata, e c’è il timore di altre bombe nelle strade di Gerusalemme”.
I dettagli dell’incidente sono ancora sotto inchiesta, ma secondo i primi rapporti e i siti web israeliani, l’esplosione nella stazione degli autobus di Al-Quds è stata causata da un ordigno esplosivo posto all’interno di una borsa.

I media israeliani hanno riferito che finora un israeliano è stato ucciso nelle esplosioni e decine di altri sono rimasti feriti, sebbene il bilancio finale dell’operazione non sia stato ancora annunciato.
Da Al Mayadeen inglese

Nota: Le forze di occupazione israeliane, nelle scorse settimane, hanno ucciso molti palestinesi in Cisgiordania, incluso vari minorenni. Fra questi due palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane il 10 novembre. Uno era un adolescente di 15 anni, l’altro un manovale colpito dall’esercito israeliano nei pressi del Muro. Quattro palestinesi sono stati uccisi dalle truppe israeliane il 22 di Ottobre: un uomo di 32 anni ad un posto di controllo a Qalquilia (Cisgiordania), freddato dalla guardie senza acun motivo apparente. Altri tre palestinesi lo stesso giorno sono stati uccisi mentre tentavano di attraversare il muro di controllo con la Cisgiordania occupata e salire su un veicolo che è stato falciato dai colpi di mitra degli israeliani. Chi ha assistito ha riferito che si è trattato di una esecuzione a freddo di queste persone. Oltre a questi è stato ucciso un ragazzo palestinese di 16 anni che si era scagliato con rabbia contro le guardie israeliane. Con quest’ultimo le fonti avevano calcolato in 125 il numero di palestinesi uccisi dalle truppe israeliane dall’inizio di quest’anno, molti di questi erano minorenni.
Queste uccisioni hanno scatenato la ritorsione delle forze della resistenza palestinese che hanno promesso vendetta contro le forze occupanti. In questo contesto deve essere inquadrato anche l’attentato alla stazione degli autobus di Gerusalemme.

Traduzione e nota: Luciano Lago

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