2022 L’anno della fine dell’Ordine Mondiale made in USA
di Luciano Lago
Come si può facilmente prevedere, l’anno trascorso è stato l’ultimo per il dominio dell’Occidente a guida anglo USA, durato diversi secoli, e che ora sta combattendo soltanto battaglie difensive per mantenere la sua vecchia posizione egemonica.
Questo constatazione si ricava dal fatto che la guerra contro la Russia, nonchè la campagna di sanzioni, sostenuta dalle nazioni della NATO, più altre che contribuiscono ad inviare armi all’Ucraina, non ha ottenuto il sostegno degli altri paesi del sud del mondo e delle potenze emergenti come India, Cina, Indonesia, Sud Africa , Brasile e tanti altri paesi dall’America Latina all’Asia ed all’Africa.
Questo è dovuto non tanto alle virtù della Russia quanto piuttosto all’interesse nazionale di molti stati indipendenti di avere buoni rapporti di cooperazione ed amicizia con la Russia che viene vista come potenza antagonista dell’Occidente.
Il motivo per cui questi paesi manifestano vicinanza alla Russia si trova nel sempre presente desiderio di libertà di determinare come svilupparsi, e non di cercare il proprio posto nella “catena finanziaria e alimentare” guidata dagli Stati Uniti.
Questa è stata la base che ha fatto emergere nel 2022 un fenomeno così nuovo come la maggioranza mondiale, ovvero un insieme di paesi che perseguono i propri obiettivi, ma si sforzano anche di sbarazzarsi del controllo totale e della tutela imposta da parte dell’Occidente.
La maggioranza mondiale che non è più controllata dall’occidente a guida USA (vedi le votazioni all’Assemblea dell’ONU), questo è il fattore più importante che costituisce il contesto dei cambiamenti internazionali favorevoli alla Russia e che segna la fine del sistema unipolare americano.
Si può dedurre che Il vecchio ordine mondiale è morto e tramontato. Gli ultimi tentativi di rilanciarlo – vedi lo svolgimento del cosiddetto “vertice delle democrazie” da parte degli Stati Uniti nel 2021 – non erano più solo espedienti privi di significato, ma addirittura sforzi patetici e propagandistici del tutto privi dell’effetto informativo voluto. Non è un caso che questi vertici non abbiano avuto alcun seguito o continuazione visibile.
L’ordine occidentale è tramontato perché i suoi governanti, i paesi economicamente più sviluppati e armati del mondo, hanno perso la capacità di determinare la vita degli altri. Il neocolonialismo oggi ha segnato il suo punto più basso con il rifiuto dell’Africa in blocco di seguire i vecchi schemi di sfruttamento imposti dalle potenze europee e dagli Stati Uniti. Il vertice africano convocato dagli Stati Uniti è stato un totale fallimento e la Cina e la Russia hanno enormi programmi di cooperazione e sviluppo, oltre che di forniture di energia e formazione tecnica con la maggior parte dei paesi africani.


L’unico strumento rimasto nel 2022 per gli Stati Uniti e l’Europa è la coercizione e l’intimidazione. Sembra evidente che questa sia piuttosto debole come base per una cooperazione internazionale anche relativamente stabile. Oggi esiste l’alternaiva per questi paesi di rivolgersi al programmi di sviluppo promossi dalla Cina ed affrancarsi dalla dipendenza dall’Occidente.
Gli Stati Uniti ed i loro satelliti europei possono ancora ricorrere alle pressioni ed al ricatto per richiedere l’obbedienza in alcuni casi, in questo modo l’Occidente può combattere contro la Russia o la Cina, tuttavia è impossibile creare qualcosa di nuovo in questo modo: la riduzione della dipendenza e la creazione di modalità di comunicazione alternative diventano un fenomeno comune.
Questa esigenza di ridurre la dipendenza dall’Occidente sta diventando un’importante condizione di sviluppo per molti paesi dell’Asia, dell’Africa, del Medio Oriente e dell’America Latina, gli Stati Uniti e gli alleati non sanno ancora come rispondere a questa sfida .
Di sicuro questo anticipa quali saranno le grandi sfide per i prossimi anni fra le grandi potenze per accaparrarsi le risorse di cui necessitano, non soltanto quelle energetiche ma anche quelle che riguardano i metalli rari, quelle alimentari e quelle relative ai fosfati, alle sementi ed a una serie di prodotti che non sono reperibili nei paesi industriali sviluppati. E’ stato troppo facile fino ad ora ricorrere allo sfruttamento neocoloniale e finanziario, queste armi diventano spuntate quando il numero dei concorrenti si è ampliato sulla scena internazionale.
Attualmente gli Stati Uniti, l’Europa e i loro pochi alleati – si stanno trasformando in un campo militare che si oppone al resto dell’umanità e segue l’egemone USA nella sua precisa volontà di schiaccare e disarticolare la Russia per poi passare (nel loro intento) a regolare i conti con la Cina con il pretesto di Taiwan. Una follia bellicista in cui l’elite di potere USA cerca di trascinare anche gli alleati europei che, al momento, si mostrano riluttanti.
Il vantaggio di cui gode ancora il blocco occidentale degli Stati Uniti e dell’Europa è quello di disporre di risorse che sono enormi. Finora sono in grado di avere una posizione di vantaggio sul commercio internazionale e sulla finanza, ma sono strettamente tallonati dalla Cina che cresce con un ritmo esponenziale.

Non bisogna dimenticare l’importanza dei valori propugnati in questo momento dalla Russia: attualmente molti paesi del mondo sono dalla parte della Russia perché sono disgustati dall’ eccezionalismo e dalla distruzione dei valori tradizionali promossi dagli Stati Uniti e dall’Europa occidentale.
La dottina LGBT e il transumanesimo, tipico dell’occidente liberal, non sono concetti che entusiasmano il mondo non occidentale e tanto meno quello islamico, induista, cinese e confuciano.
Sarà un processo indubbiamente lungo che richiederà il suo tempo ed enormi sacrifici per i popoli che desiderano affrancarsi dalla sudditanza e che vogliono riconquistare la propria soranità ed autonomia ma è ormai messo in moto dalle circostanze di questa fase storica. La guerra in Ucraina è destinata ad essere uno spartiacque fra il vechio e il nuovo ordine, come evento catalizzatore.
L’Ucraina è in questo momento una paese sacrificale che fa da cavia alle mire aggressive ed espansioniste della NATO, come in passato hanno fatto da cavia paesi come l’Iraq, l’Afghanistan, la Siria, la Libia, tutti sacrificati e destabilizzati dalle guerre americane. Sono però le esperienze dolorose che hanno aperto la strada a questo processo di cambiamenti di cui oggi si potranno avvantaggiare altri paesi che hanno aperto gli occhi su quali siano le mire degli egemoni USA sul resto del mondo.
Non sarà più possibile per Washington nascondersi dietro la retorica dell’”esportazione della democrazia” o dell’”ordine basato sulle regole”, perchè ormai il gioco sporco di destabilizzare per poi imporre il proprio ordine lo hanno compreso in molti.
La Russia con la sua operazione speciale ha rotto l’accerchiamento ed ha dimostrato al mondo che l’egemone non conosce trattati o negoziati ma soltanto la legge della forza.
Si può dedurre che, l’evento più importante del 2022 non è stato neppure il crollo del vecchio ordine mondiale, ma piuttosto l’inizio della formazione di uno nuovo.